DA ROLD LOGISTICS BELLUNO-4 TORRI FERRARA 3-0

PARZIALI: 25-21, 25-19, 25-20. 

DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Colussi 1, Boz 6, Candeago 9, Seveglievich 2, Piazzetta 5, Paganin 7; Martinez (L), Della Vecchia 1, Gallina 2, Milani 5, Burigo 1, Foroni 1, Zanolli 3, Schiano (L). Allenatore: D. Poletto. 

4 TORRI FERRARA: Morelli 3, Bristot 11, S. Zambelli 1, Busatto 2, Smanio 3, Ceban 7; Martello (L), Poltronieri 3, Bertoli (L), Ruffo 2, Schincaglia 2, Bosi 3. Allenatore: A. Zambelli. 

ARBITRI: Simone Miggiano di Bolzano e Lucia Grassi di Torino. 

NOTE. Durata set 24’, 24’, 22’; totale 1h10’. Belluno: battute sbagliate 7, vincenti 6, muri 9; Ferrara: b.s. 15, v. 1, m. 7. 

È una Da Rold Logistics in versione Kasparov: ci sono 4 Torri sulla scacchiera dei playoff? E lo scacco matto arriva in tre mosse: un servizio incisivo. Il solito muro granitico (non a caso, è dolomitico). Ma anche la capacità di sfruttare al meglio ogni sbavatura di un avversario tanto giovane, quanto talentuoso. E che esce a testa altissima dai playoff: onore a Ferrara e al suo presidente. Quel Massimiliano Bristot, bellunese doc, che al De Mas era di casa e ha calcato pure i parquet di serie A.

ZERO SET AL PASSIVO – Avanti i rinoceronti, quindi. E il bilancio resta immacolato: 12 gare stagionali, altrettanti urrà, mentre nella post season i ragazzi di Poletto non hanno perso neppure un set. E ora? La terza fase contro il Monselice. 

FACILE PROFETA – Paganin lo aveva anticipato alla vigilia: «Ferrara arriverà il coltello fra i denti». Facile profeta, perché gli ospiti hanno un approccio feroce al match e partono a tavoletta. Tanto da presentarsi avanti di 2 lunghezze al rettilineo conclusivo del primo parziale: 17-15. Ma Colussi e compagni, sfruttando pure qualche errore avversario (saranno 12 complessivamente, la metà dei quali al servizio), timbrano un break di 4-0 che cambia l’inerzia della sfida. Anche perché la battuta crea parecchi grattacapi agli emiliani e, in tal senso, l’uomo copertina è Piazzetta: 2 ace. 

REDINI IN MANO – “Paga” senza punti nel set d’apertura? No problem, visto che il secondo lo “azzanna” con 3 muri in rapida sequenza. E diventeranno poi 5 per 7 punti complessivi. Con il centralone sugli scudi, i padroni di casa tengono saldamente in mano le redini dell’incontro: in più, Boz ritrova continuità in attacco, Candeago è inarrestabile e Colussi, in regia, è magistrale. Il 2-0, sancito dal 25-19, vale la qualificazione. Nel finale, cambiano gli interpreti, non la sostanza: è 25-20. È 3-0. È l’ennesima gioia di un’annata favolosa. 

CLICK – L’esatta fotografia del match è scattata da coach Diego Poletto: «Abbiamo affronto una formazione che, in termini di estrosità e caratteristiche fisiche, può produrre azioni di gioco di alto livello. L’aspetto su cui sono attaccabili è legato alla continuità: di conseguenza, bisognava avere la bravura, e l’umiltà, di “rimanere lì” e mettere pressione. Ci siamo riusciti, anche se magari non da subito». La chiusura del coach è criptica: «Dopo tanti anni che svolgo questo mestiere, è sempre bello poter ricevere delle lezioni. Ed è ancora più bello quando le cose vanno bene». 

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