Hanno iniziato ad allenarsi la scorsa estate per arrivare a questo momento: il più atteso. 

Il più sudato. 

Il più sognato. 

Ebbene sì, è tempo di entrare nei playoff: dove non esiste domani. Dove c’è tutto. O niente. Dove ci si qualifica. O si va in vacanza.

LA FORZA DEL BRANCO – Nonostante il mese e mezzo di pausa forzata, proprio quando il Cortina Express Belluno stava vivendo uno strepitoso periodo di forma, le lupe sono pronte ad “azzannare” nuovi obiettivi. A tagliare nuovi traguardi. A riempire di ulteriori contenuti parole come “ambizione” e “prestigio”. Come? Con la forza del branco: «Siamo cariche per questi playoff – argomenta la capitana Martina Fantinel – c’è grande entusiasmo. Anche se l’annata è stata faticosa, non vediamo l’ora di cominciare». 

AMBIZIONI COMUNI – Le ragazze guidate da coach Dario Pavei si immergeranno nelle sfide a eliminazione diretta con lo spirito di chi non ha nulla da perdere: «Cercheremo di dare il meglio e di pensare a una partita per volta, evitando di guardare troppo oltre. Ce la giocheremo con tutti, senza lasciare nulla al caso. Sappiamo che la società ha obiettivi ambiziosi e faremo il massimo per non deluderla». 

CHIODI FISSI – Nel frattempo, il girone di campionato si è chiuso con un brillante secondo posto: «A livello di gruppo – prosegue la capitana – siamo soddisfatte del percorso svolto finora. Abbiamo raggiunto il miglior piazzamento possibile, perché Conegliano è davvero inarrivabile. Due erano i nostri chiodi fissi: la salvezza. E, una volta raggiunta, i playoff. Direi che ci siamo». 

BESTIA NERA – Eccome se ci siamo. Anche se dietro l’angolo c’è un avversario di spessore come la Virtus Trieste, da affrontare mercoledì (12 maggio, ore 20.30), in trasferta: «Forse avrei preferito l’incrocio con Chions o Rizzi Udine, ma va bene lo stesso. La gara con Trieste sarà stimolante. Anche perché ha un’atleta di categoria superiore (Sartori) e un grande allenatore come Kalc. Nel complesso, è una squadra imprevedibile: può esprimersi ad altissimi livelli o avere cali di rendimento improvvisi. Questa alternanza un po’ mi preoccupa». Fantinel e le altre hanno un conto in sospeso con le giuliane: «L’anno scorso non siamo nemmeno scese dal pullman, ci hanno asfaltate. Trieste è un po’ la nostra bestia nera». 

RESPONSABILITÀ – In generale, e al di là dell’epilogo, la stagione delle lupe può considerarsi più che positiva: «Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno – afferma la capitana – e, per questo, mi ritengo fortunata ad aver avuto l’opportunità di allenarmi, e di giocare, nonostante il Covid. In più, col passare del tempo, abbiamo trovato una buona continuità in termini di risultati. Ma non è finita. Anzi, ora dobbiamo responsabilizzarci ancor di più. E giocare di squadra». 

Nostalgica («non potete immaginare quanto mi manchi la pizza dopo la partita»), profonda («ricorderò sempre l’ultimo punto della regular season: in quel momento ho realizzato la portata del nostro risultato»), leader. Una vera capo-branco: le lupe sono in marcia. E Martina Fantinel indica la via. 

Foto di Davide Canei

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