Non ha solo contribuito ad allestire la squadra: pezzo dopo pezzo, mattone dopo mattone. 

Una volta costruita, l’ha curata. E tutelata. Attraverso la presenza in palestra, la parola giusta, il consiglio. Per questo, racchiudere Claudio Casanova all’interno di un ruolo è riduttivo: ufficialmente è il direttore sportivo del Cortina Express Belluno. In realtà, per le atlete, è un punto di riferimento e tecnico, un dirigente e confidente, una spalla e fine conoscitore della materia pallavolistica. 

FACTOTUM – Insomma, Claudio c’è. Sempre: «Mi occupo un po’ di tutto quel che riguarda la B2. Il rapporto con le ragazze, gli allenatori, il preparatore atletico, la fisioterapista. E poi, in collaborazione con lo staff, cerco di individuare le giocatrici che potrebbero fare al caso nostro, attingendo pure dal settore giovanile». Casanova fatica a definirsi un ds: «In realtà sono solo un grande appassionato di volley. Amo questo sport, a tal punto che mi piacerebbe tornare ad allenare, ma il lavoro non me lo consente». La pallavolo lo accende, ma è anche un impegno: «Porta via del tempo alla vita privata. In ogni caso, il compito di direttore sportivo mi stimola e provo a svolgerlo nel migliore dei modi. Anche perché, andando in panchina, provo quasi le stesse sensazioni di quando giocavo». 

EMPATIA – Con il gruppo deve esserci empatia: «La relazione umana è fondamentale. Ed è necessario partire da un presupposto: lo stesso concetto può essere interpretato in maniera diversa, a seconda delle varie sensibilità delle atlete. Vanno pesate le parole. E il modo in cui vengono pronunciate. Una volta il rapporto era quasi “patriarcale”, ora c’è più discussione. E confronto». Al ds, le vittorie e la classifica interessano sì, ma fino a un certo punto: «Ciò che mi gratifica realmente è vedere la felicità delle ragazze, il fatto che in palestra lavorino con soddisfazione. Sanno che possono contare su di me, su coach Dario Pavei, sulla società. Una società ben strutturata, formata da persone e amici che mettono passione in ciò che fanno: è così che ci completiamo, lavorando in armonia». Ma non manca il cruccio: «Mi aspetterei più collaborazione tra diversi club, soprattutto a livello giovanile, e meno campanilismi». 

PLAYOFF – Per chiudere, l’attualità porta dritta ai playoff. Ormai imminenti, visto che l’esordio è in calendario mercoledì 12 maggio: «Siamo felici del secondo posto in regular season e, in un certo senso, me lo aspettavo. Ora spero di passare più turni possibili: le ragazze sono agguerrite, anche se il mese e mezzo di stop non ha di certo agevolato». 

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